mercoledì 4 dicembre 2013

Avari, stupidi o disonesti.

Se con 1.400 euro al GIORNO il presidente della Corte Costituzionale non può permettersi di acquistare una bella vettura, vuol dire che o è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. Non abbiamo bisogno di nessuna di queste tre figure.
Parafrasando François Hollande.

domenica 1 dicembre 2013

Onestà delle "parole" in politica


"Grillo domani torna alla sua piazza, al suo Vaffa Day. Insulterà, come sa fare lui. E' un voto di protesta quello che intercetta. Poi però non realizza nulla di quello che promette perché i Parlamentari stanno sul tetto a protestare, non al piano di sotto a votare."
Matteo Renzi



Matteo dovresti sapere che quando sei all'opposizione un partito riesce solo a emendare, protestare e poco altro. 
Perché ? 
Perché il governo, da sempre, impedisce all'opposizione, qualsiasi essa sia, di emergere con le loro proposte. 
E' il "gioco" della politica. Della politica intellettualmente disonesta.
Riusciremo a diventare "onesti" anche e soprattutto in politica ?

sabato 2 marzo 2013

Professionisti della politica.

Ora ci si mette anche Massimo Gramellini:
"Questa idea che tutti possono fare politica, scrivere articoli di giornale, gestire un’azienda o allenare una squadra di calcio è una battuta da bar che purtroppo è uscita dai bar per invaderci la vita e devastarcela."
Mette tutto sullo stesso piano professioni e politica. E' un errore grave, molto grave. Perchè TUTTI possono/devono fare politica. Un noto politico, non nominabile, ci dice: che "Per amministrare serve onestà, esaminare i problemi della gente, voglia di fare le cose. Gli strumenti anche culturali si trovano. Non spaventiamoci se qualcuno non conosce il numero dei senatori. Fare politica non è fare una  gara di cultura, di bellezza o di bravura." E si riferiva ad un assessore che aveva conosciuto da giovane, che alla richiesta di firmargli una petizione, rispose candidamente che non sapeva firmare; anche sulle delibere metteva una X.
Insomma per fare una professione qualsiasi, avvocato, macellaio, meccanico, medico etc., ci sono scuole, libri, esami da superare, conoscenze da approfondire etc.
Per fare politica non basta saper leggere una delibera, "elencare" gli ultimi presidenti della repubblica, interpretare un bilancio di previsione, avere dimestichezza con il nozionismo delle istituzioni pubbliche. 
Ci vuole molto di più. Serve onestà, considerare i problemi della gente .......

Grammi, perché la prossima volta non ti candidi a fare il rappresentante nella scuola di tuo figlio, o il consigliere nel tuo comune, nella tua regione ? O vuoi continuare a rimanere in "platea" per vedere cosa fanno del tuo futuro gli "attori/politici" che in quel momento interpretano la "commedia/tua vita" ?
In ogni caso gli esempi che hai usato sono i meno azzeccati. Di giornalisti scesi/saliti in politica ne conosciamo, tra i "gestori di aziende" uno è anche molto conosciuto, ed ultimamente anche un famoso allenatore di calcio ci ha provato. Anche al bar a volte, si fanno  battute interessanti ! 

 

sabato 12 gennaio 2013

Conflitto d'interessi.

Se una persona è proprietaria di un'azienda quotata in borsa che in meno di un mese guadagna più del 30%, non è una novità eclatante. Se la persona in questione è un politico che è stato anche Presidente del Consiglio e che ha deciso di ricandidarsi al Parlamento italiano, allora la notizia dovrebbe essere una notiziONA. Invece no, i media non "raccolgono", fanno finta di niente e solo i giornali cosiddetti finanziari, riportano la notizia.
Naturalmente il conflitto non è soltanto di questa persona in particolare. Altri piccoli e grandi conflitti ci sono nei Comuni, nelle Aziende Municipalizzate, e generalmente in quasi tutti gli Enti Pubblici. Sindaci o assessori che continuano tranquillamente con le loro attività private, Presidenti di Municipalizzate che hanno cariche con Aziende/Banche/Istituti etc. che "trattano" con la stessa municipalizzata.
Insomma il conflitto d'interessi non è solo e soltanto quello di B., ma soprattutto quello ormai disseminato a tutti i livelli del pubblico ed in tutti i partiti politici.
E' necessario fare una legge ?
Non basta, è necessario una vera e radicale riforma che riesca a "redistribuire" veramente i poteri e di conseguenza anche le "economie" che stanno dietro a questi poteri. 
Già "copiando" legislazioni vigenti e funzionanti potrebbero aiutare anche quella cultura a superare comportamenti medioevali.
In effetti regolamentare il mercato per far si che TUTTI abbiano veramente le stesse opportunità, sarà la sfida dei prossimi anni. 
Sempre che lo si voglia fare.

mercoledì 2 gennaio 2013

Licenziare o premiare

Dal quotidiano "La Nazione" leggo che Renzi, firmerà 4 licenziamenti al Maggio Musicale.
Sarei curioso di sapere se il suo stato d'animo sarà lo stesso di quando firmò il contratto da 200.000 euro l'anno con la nuova sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Francesca Colombo.
Eppure, all'epoca, molti si scandalizzarono per l'incomprensibile compenso, ma il Sindaco tirò dritto.